Giugno 2020

Gentili Clienti, Vi informiamo che a partire dal prossimo 1° luglio, il limite all’utilizzo del denaro contante si abbasserà dagli attuali 2.999,99 euro a 1.999,99 euro. Tale limite resterà operativo fino alla fine del 2021. Dal 1° gennaio 2022, infatti, il limite diventerà di 999,99 euro. I limiti sono previsti dall’art. 49 comma 3-bis del D. Lgs. 231/2007, come inserito dall’art. 18 comma 1 lett. a) del DL 124/2019 convertito (c.d. DL “fiscale”). Il divieto di utilizzare importi pari o superiori ai ricordati limiti riguarda il trasferimento di denaro contante (e di titoli al portatore) effettuato a qualsiasi titolo tra soggetti diversi (persone fisiche o giuridiche). Il limite all’utilizzo del denaro contante, quale che ne sia la causa o

Gentili Clienti, Vi informiamo che, dopo aver acquisito il “via libera” dal Garante della Privacy, l’Agenzia delle Entrate ha recentemente approvato le modalità attuative per la fruizione dell’agevolazione c.d. “Bonus vacanze” introdotta dall’art. 176 del D.L. 34/2020 c.d. “Decreto Rilancio” per favorire il comparto turistico/alberghiero. In cosa consiste L’agevolazione consiste in un bonus, utilizzabile dal 1° luglio al 31 dicembre 2020, destinato al pagamento di servizi offerti - in ambito nazionale - da imprese turistico ricettive, agriturismi e bed & breakfast abilitati a livello nazionale e regionale per l’esercizio dell’attività turistico ricettiva. Il bonus, riconosciuto per il periodo d’imposta 2020, spetta nella misura massima di: 500 euro per i nuclei familiari composti da tre o più persone300 euro

Gentili Clienti, Vi informiamo che la Regione Veneto, con delibera della Giunta regionale n. 783 del 16 giugno 2016, ha approvato il  “Bando per contributi a supporto delle micro e piccole imprese colpite dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 nei settori commercio, somministrazione e servizi alla persona" con il quale sono messi a disposizione circa 20 milioni di euro di fondi per contributi a fondo perduto destinati alle piccole imprese del commercio, i bar e le aziende della somministrazione, dei servizi alla persona, rimaste chiuse per decreto durante l’emergenza Covid-19. Di seguito una sintesi di quanto previsto dal Bando. In cosa consiste Il contributo a fondo perduto è una somma di denaro che spetta

Gentili Clienti, vi informiamo che nella tarda serata di ieri, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il provvedimento con modello e istruzioni per la richiesta del contributo a fondo perduto previsto dall’art. 25 del DL 34/2020 (decreto “Rilancio). Di seguito una sintesi di quanto previsto dalla normativa e dal provvedimento. In cosa consiste Il contributo a fondo perduto è una somma di denaro che spetta senza alcun obbligo di restituzione ai titolari di partita Iva, che esercitano attività d’impresa e di lavoro autonomo o che sono titolari di reddito agrario, ed è commisurato alla diminuzione di fatturato subita a causa dell’emergenza epidemiologica. A chi spetta Il contributo a fondo perduto può essere richiesto da numerosi soggetti titolari

Gentili Clienti, Si informa che, in relazione alla scadenza del pagamento dell’acconto IMU prevista per il prossimo 16 giugno, con riferimento alla Provincia di Belluno, alcune amministrazioni comunali hanno deciso di istituire una sorta di “proroga” che consente di pagare l’acconto in ritardo (ma entro un determinato lasso di tempo) senza sanzioni. Tutti gli altri Comuni hanno deciso di mantenere la scadenza di legge, ma molti non applicheranno interessi di mora nel caso di pagamento in ritardo di qualche giorno. Nella maggior parte dei casi, il rinvio dei termini è stato annunciato e verrà poi confermato da successiva delibera. Alcuni Comuni invece, come Cortina d’Ampezzo, Val di Zoldo e Feltre,

Gentili Clienti, Vi ricordiamo che la legge annuale per la concorrenza n. 124 del 04/08/2017 all’art. 1, commi 125-129 (modificato dall’art. 35 della legge n. 34 del 30 aprile 2019) ha previsto nuovi obblighi in materia di trasparenza degli atti di erogazione di sovvenzioni pubbliche. A partire dall’esercizio finanziario 2018, entro il 30 giugno di ogni anno le informazioni relative a sovvenzioni, sussidi, vantaggi, contributi o aiuti, in denaro o in natura, non aventi carattere generale e privi di natura corrispettiva, retributiva o risarcitoria, agli stessi effettivamente erogati nell’esercizio precedente dalle Pubbliche Amministrazioni e società controllate, escluse le quotate, devono essere pubblicate: dalle imprese: nella nota integrativa del bilancio di esercizio e

Gentili Clienti, Vi informiamo che, con la circolare n. 14 del 6 giugno 2020, l’Agenzia delle Entrate ha fornito i primi chiarimenti di carattere interpretativo e di indirizzo operativo per la fruizione del credito d’imposta, previsto dall’art. 28 del Decreto Rilancio, relativo ai canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d'azienda destinati allo svolgimento di attività industriali, commerciali, artigianali, agricole. Con la risoluzione n. 32/E, è stato istituito anche il codice tributo “6920” per la compensazione. Di seguito una sintesi di quanto previsto dalla norma e dai primi chiarimenti. In cosa consiste - Il credito d’imposta è pari al 60 per cento del canone locazione degli immobili ad uso non

Gentili Clienti, Vi informiamo che è stato pubblicato il decreto interministeriale 29 maggio 2020 firmato dal Ministro del Lavoro e dal Ministro dell’economia e delle finane, che definisce i beneficiari, le modalità e i termini di erogazione dell’indennità per il mese di aprile 2020, pari a 600 euro, in favore dei professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria. Sarà necessario un nuovo decreto per l’erogazione dell’indennità relativa al mese di maggio. Per le due mensilità (aprile e maggio) il decreto stanzia 650 milioni di euro, che dovranno servire anche per l’erogazione delle indennità per marzo che non sono state pagate per incapienza delle risorse. Analogamente alle altre indennità erogate dall’INPS,

Gentili Clienti, con la presente desideriamo fornire un quadro di sintesi dei versamenti differiti a seguito dei vari provvedimenti emessi in conseguenza dell’emergenza epidemiologica e delle date di ripresa dei versamenti. Il D.L. 19/05/2020 n. 23 (c.d. Decreto Rilancio) contiene, tra le varie, la proroga al 16.9.2020: dei versamenti tributari / contributivi sospesi dagli artt. 61 e 62, DL n. 18/2020, c.d. “Decreto Cura Italia”, nonché dall’art. 18, DL n. 23/2020, c.d. “Decreto Liquidità”; dei versamenti delle somme dovute a seguito dei controlli automatizzati e formali delle dichiarazioni nonché risultanti da atti di accertamento con adesione, conciliazione, mediazione, ecc. scadenti in un determinato periodo; dei versamenti delle somme in scadenza nel periodo 9.3

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