Circolare n. 57/2020 Bando della Provincia di Belluno
La Provincia di Belluno ha promosso in collaborazione con la Camera di Commercio un nuovo finanziamento per gli interventi rivolti alla polifunzionalità degli esercizi commerciali.
Di seguito forniamo una sintesi di quanto previsto dal Bando 2020, che si allega.
Finalità del Bando
L’oggetto del Bando è la concessione di contributi alle imprese commerciali al fine di promuoverne la polifunzionalità ed è volto a sostenere le imprese anche alla luce dei gravi effetti prodotti sull’economia provinciale dall’emergenza Covid.
Dotazione finanziaria e localizzazione
Il Bando ha una dotazione finanziaria pari a euro 1.430.000 di cui euro 930.000 destinati ai comuni confinanti e contigui con la province di Trento e Bolzano (Agordo, Alleghe, Arsiè, Auronzo, Borgo Valbelluna, Canale D’Agordo, Calalzo, Cesiomaggiore, Cencenighe, Comelico Superiore, Colle Santa Lucia, Cortina, Danta, Domegge, Falcade, Feltre, Fonzaso, Gosaldo, Lamon, Lozzo, Livinallongo, Pedavena, Quero Vas, Rivamonte, Rocca Pietore, San Gregorio, San Nicolò, San Tomaso, San Vito, Santa Giustina, Santo Stefano, Sedico, Seren del Grappa, Sospirolo, Sovramonte, Taibon, Vallada Agordina, Val di Zoldo, Vigo di Cadore, Voltago) ed euro 500.000 destinati ai rimanenti comuni della Provincia di Belluno.
Le agevolazioni saranno accordate sotto forma di contributi a fondo perduto nel limite del 40% della spesa sostenuta ed effettivamente ammissibile, ai sensi e nei limiti del Regolamento “de minimis” n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013.
Soggetti ammissibili
Possono beneficiare delle agevolazioni previste dal Bando le micro e le piccole imprese aventi sede legale e/o unità locali nella Provincia di Belluno, che svolgano attività di commercio nella tipologia di esercizio di vicinato di prodotti del settore merceologico alimentare, e/o che svolgano attività di somministrazione di alimenti e bevande registrati con codice Ateco prevalente 56.30 e che svolgano e/o intendano esercitare attività commerciale polifunzionale (qualora l’esercizio di vicinato non avesse ad oggetto prodotti alimentari, dovrà introdurli come oggetto della propria attività per poter rientrare nel bando).
Ai fini del bando, si definisce attività commerciale polifunzionale l’attività di commercio al dettaglio, nella forma di esercizio di vicinato (superficie di vendita non superiore a 250 mq), o l’attività di pubblico esercizio con codice Ateco prevalente 56.30 che siano esercitate unitamente ad almeno 1 delle attività aggiuntive previste nelle macro-categorie di cui al di sotto riportati punti a), b), c).
a) ATTIVITÀ’ DI TIPO COMMERCIALE
• attività di vendita di generi appartenenti al settore merceologico non alimentare (nel caso in cui l’attività iniziale riguardi la vendita di prodotti del settore merceologico alimentare) e viceversa
• somministrazione al pubblico di alimenti e bevande
• rivendita di giornali e riviste
• rivendita di generi di monopolio e di valori bollati
• distributori di carburante o vendita di combustibili
• commercio elettronico e altre forme speciali di vendita
b) ATTIVITÀ’ DI TIPO ECONOMICO E DI PROMOZIONE DEL TERRITORIO
• attività artigianale compatibile, sotto il profilo igienico sanitario, con quella di vendita
• attività artigiane, con lavorazioni tradizionali, tipiche artistiche e di servizio alla persona
• servizi di recapito per i prodotti commerciali in entrate e in uscita
• dispensario farmaceutico
• servizi di informazione turistica
• noleggio di attrezzature a scopo escursionistico o sportivo
• strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere, di carattere imprenditoriale con eccezione delle locazioni turistiche
• ogni altro servizio utile alla collettività, anche mediante stipula di convenzione con l’Ente erogatore
c) ATTIVITÀ’ DI TIPO AMMINISTRATIVO
• servizio di rilascio a distanza di certificati per conto di pubbliche amministrazioni
• sportello postale, mediante sottoscrizione di apposita convenzione con l’Ente Poste
• punto di raccolta e di recapito del servizio postale
• servizio di bancomat, mediante sottoscrizione di apposita convenzione con l’istituto bancario
• servizio di telefax, fotocopie ed accesso alla rete internet
• biglietteria di trasporto pubblico locale, ferroviario, funiviario
Interventi ammissibili
Sono ammissibili a contributo i progetti di miglioramento e sviluppo dei negozi di vicinato e dei pubblici esercizi con codice Ateco prevalente 56.30 nell’ottica del raggiungimento della polifunzionalità dei servizi resi.
Il bando sostiene le spese per le seguenti tipologie di interventi:
• macchinari, impianti produttivi, impianti di illuminazione e sicurezza
• arredi e attrezzature
• ristrutturazione e ammodernamento di beni immobili finalizzati allo svolgimento delle attività commerciali, nonché alla realizzazione della polifunzionalità
• hardware, programmi informatici, interventi di innovazione digitale, sistemi per l’accettazione di pagamenti innovativi, vetrine intelligenti, realtà aumentata
• allestimento dei veicoli con attrezzature per i servizi a domicilio
NON sono ammesse, tra le altre, le spese per consulenze, acquisti di beni usati o in leasing, acquisti di beni immobili e di autoveicoli. È naturalmente vietato il cumulo delle agevolazioni sugli stessi medesimi investimenti.
Il bando sostiene le spese sopra indicate ammissibili dal 05/11/2019, giorno successivo alla chiusura dell’analogo bando 2019 (fissata al 04/11/2019).
Il progetto ammesso all’agevolazione deve essere concluso entro il termine di un anno dalla comunicazione di ammissione al beneficio.
Limite di spesa ammissibile e intensità del contributo
L’agevolazione, nella forma di contributo a fondo perduto, è pari al 40% della spesa rendicontata ammissibile per la realizzazione dell’intervento, nel limite massimo di euro 80.000 (corrispondenti a una spesa rendicontata ammissibile pari o superiore a euro 200.000 IVA esclusa) e nel limite minimo di euro 2.400 (corrispondenti a una spesa rendicontata ammissibile pari a euro 6.000 IVA esclusa).
Termini e modalità di presentazione delle domande
La domanda può essere presentata a partire dalle ore 8.00 del giorno 01/09/2020, fino alle ore 12.00 del giorno 09/10/2020.
La domanda deve essere inoltrata alla Provincia di Belluno esclusivamente tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) all’indirizzo e con l’oggetto specificato nel bando e dovranno essere allegati i seguenti documenti:
a) progetto polifunzionale da realizzare;
b) documentazione comprovante il punteggio richiesto relativo al criterio di priorità, salvo il dato relativo alla residenzialità comunale per cui fa fede l’allegato E;
c) preventivi analitici elencati (o fatture nel caso in cui le spese fossero retroattive rispetto alla data di presentazione della domanda come specificato all’art.4 co.2 del bando) relativi agli interventi di cui all’art. 4 co. 2;
d) dichiarazione circa gli aiuti “de minimis”;
f) eventuale procura speciale per la presentazione della domanda di contributo ai sensi dell’articolo 1392 c.c., sottoscritta con firma autografa del beneficiario e corredata da copia del documento di identità dello stesso.
La Provincia di Belluno, con il supporto della Camera di Commercio eventualmente coadiuvata da esperti anche esterni, esaminerà le domande pervenute in tempo utile. Saranno redatte due graduatorie, una relativa agli interventi localizzati nei comuni confinanti e contigui con le province di Trento e Bolzano e la seconda relativa agli interventi localizzati nei restanti comuni della provincia di Belluno.
I fondi relativi a ciascuna delle due aree sono concessi sulla base della posizione assunta dalla domanda in graduatoria, seguendo l’ordine decrescente fino all’esaurimento delle risorse disponibili per ciascuna area.
Per ulteriori specifiche sulla valutazione della domanda e sulle modalità di erogazione del sostegno si rimanda al Bando allegato.